lunedì 1 settembre 2014

14a tappa, 24 agosto

Ripartiamo, stavolta verso l'Italia.
E' stato un bel viaggio, ricco di luoghi da visitare, di cose e persone da vedere, amaro e malinconico a tratti, ma principalmente pieno e vario.
Perché trascorrere le vacanze in un paese povero, complessivamente abbastanza sgangherato. Perché avere a che fare con sporcizia, baracche, prostituzione e lavoro minorile, caos, traffico e smog in proporzioni e concentrazioni ben oltre le nostre.

Il mio personale punto di vista è che i perché sono soprattutto due.
Anche qui c'è tanta bellezza. Della natura, dei siti archeologici e dei monumenti, delle persone, e dell'arrangiarsi. Qualche compagno di viaggio a un certo punto si è anche chiesto se una vita di sussistenza, per quanto limitata e incerta, non sia alla fine molto meno stressante della nostra. Nessuno di noi farebbe cambio, penso, ma non sono sicura che il farmer cambogiano verrebbe volentieri a lavorare in un ufficio dei nostri. Il mondo è pieno di bellezza e fare confronti, dare giudizi è, a mio modo di vedere, inutile.
Il secondo motivo è che questo tipo di viaggio è istruttivo. E' un viaggio nel passato, la casa dei miei bisnonni non doveva essere tanto diversa da queste rustiche palafitte, è un viaggio nei luoghi poveri che ci sono anche a casa nostra e che non vediamo o vogliamo vedere. Non scegliamo dove nascere, ma ogni tanto qualcuno se lo dimentica e si sente superiore. Al rientro, ho visto casa mia, le nostre città e il nostro paese con occhi diversi. Ho dato meno per scontato un po' di cose.

Non ci vuole poi tanto. Uno sguardo aperto e il cuore disponibile a lasciare entrare le emozioni, qualche precauzione, e un po' soldi - neanche tantissimi. E se ci sono anche buoni compagni di viaggio, c'è tutto.



Grazie a Andrea, Eleonora, Silvia, Luca, Vanessa, Stefano, Elena, Michele, Gian Matteo, Flavio, Paola, Alice, Daniele, Ilaria e Diego.

E grazie a chi ha sfogliato il blog, viaggiatori reali o della rete. Vi saluto con un grande classico. Non sono i LedZeppeling (!!) ma è sempre d'epoca.



Un abbraccio virtuale a tutti i lettori, alla prossima
Simonetta